SPELEONOTTE 2012 tiriamo le somme

Si è conclusa la terza edizione di Speleonotte 2012 il nostro modo di comunicare la speleologia anche verso il pubblico dei non addetti ai lavori. Quest’anno tante le novità e gli inediti a partire dal concerto di musica psichedelica (niente di più adatto agli speleo) di una band ternana che ci ha accompagnato fino all’alba con la musica dei Pink Floyd: i Forget the Sun.

Superfluo dire che il pubblico, numeroso quest’anno rispetto all’edizione passata, anche grazie alla musica, che veicola sempre molta gente è rimasto rapito dal taglio e dal contenuto degli interventi che hanno spaziato dalla speleologia delle spedizioni nelle grandi grotte tropicali di tutto il mondo, magistralmente narrata da Tullio Bernabei, alle bellissime foto scattate nella grotta Buco Cattivo definita la “sorella” speleologica delle grotte di Frasassi. A raccontarla per immagini sono stati gli speleo-fotografi Giampaolo Zaniboni, Simone Cerioni e Irene Borra. Si è poi passati a raccontare i nuovi territori carsici del Messico ed un nuovo modo di esplorarli con Paolo Forconi, Gianni Todini che ci hanno omaggiato portando a Speleonotte la testimonianza di Lucas Ruiz Perez uno speleo che vive con la sua famiglia in un villaggio nella riserva di El Ochote in Messico dove si aprono cavità immense e molte altre sono da scoprire.

Siamo poi passati alle grotte di Samar nell’arcipelago delle Filippine dove Matteo Rivadossi ed il Gruppo Grotte di Brescia hanno narrato le vicende della loro ultima esplorazione, un esplorazione che non si è fermata solo al territorio ma anche alle popolazioni che hanno incontrato, mettendo in evidenza come la speleologia e la curiosità di conoscere il proprio territorio fa nascere sentimenti come l’amicizia che rimane indelebile nel tempo ed è spesso la chiave del successo di una spedizione. Siamo rimasti poi veramente affascinati ed estasiati dalla portata della scoperta dell’abisso Bueno Fonteno, avvenuta solo nel 2006 sopra la lago di Iseo, la grotta tutt’ora in esplorazione e che ha dato origine ad un progetto di ricerca esplorativa e documentativa che è alla base del Progetto Sebino. Per meglio capire la portata di questa scoperta abbiamo voluto a Speleonotte il personaggio chiave di questo progetto, la persona che decidendo di “guardare” altrove ha individuato l’ingresso e per primo ha messo piede dentro questa grotta che ad oggi misura 21 Km di sviluppo. Ha raccontare di questa magnifica avventura c’era lo speleo nonché documentarista Max Pozzo del quale sentiremo ancora parlare di lui per molto tempo.

Poi è venuto il momento di Fabio Bollini che con il suo filmato “W le donne- una grotta da record” che in modo scanzonato e divertente, tipico dei grandi speleologi, ci ha fatto vedere quello che tipicamente viene annoverato tra le grandi imprese della speleologia italiana e cioè l’immersione nel sifone terminale a – 1145 condotta dai ragazzi del Gruppo Grotte Milano con lo spelosub sempre del GGM, Davide Corengia. Poi è arrivato il momento di un amico, uno speleo, uno di Trieste quando Trieste dominava la scena nazionale e mondiale della speleologia un nome conosciuto, un bagaglio di esperienza e di storia senza eguali, Franco Gherlizza che ci ha raccontato il successo di uno scavo senza tregua durato 100 giorni che ha portato un gruppo di speleologi triestini a intercettare il Timavo, il grande e misterioso fiume che si inabissa a S. Canziano in Slovenia e passa sotto Trieste per sfociare in mare nei pressi di San Giovanni di Duino.

Ma Franco non si è fermato qui, ci ha presentato anche il suo ultimo lavoro il libro “Muli de grota” una raccolta di vicende e avventure dei grottisti Triestini all’alba di quella disciplina che oggi noi chiamiamo speleologia. Un libro avvincente che fà emergere lo spessore, l’umanità, l’amicizia e anche la goliardia dei compagni di avventura di Franco dei quali riconosciamo gli stessi i valori che sono ancora alla base dei sodalizi dei gruppi speleo.

A rinfrescarci un po’ le idee poi è arrivato poi il momento di Giorgio Mauri del GGB di Brescia che benché infortunato ad un piede nel praticare una delle discipline che lui ama, non ha perso lo spirito e ci ha presentato il video di un nuovo modo, lui dice libero, ma in realtà estremo di praticare il canyoning, il titolo infatti è Extreme Canyoning. Salti di oltre 20 metri in pozze che sembrano le piscine dei bambini che vendono alla COOP, scivoli con tanto di curva parabolica che ti sparano a velocità folle vicinissimo ai bordi della pozza e poi tuffi e capriole di tutti i tipi che fa sembrare una lavatrice in centrifuga le acque del Gange.

Grazie agli Urban Divers di Todi Speleonotte è anche speleosubacquea le immersioni di Luca Pedali e la sua compagna Nadia Bocchi al sifone smeraldo dell’abisso Bueno Fonteno raccontate per immagini con il sapiente montaggio di Max Pozzo ci hanno tolto letteralmente il fiato. Attualmente Nadia Bocchi è l’unica speleosub Italiana ad aver raggiunto e immergersi in un sifone a -570 metri di profondità. E per ultimo non poteva mancare il big della speleosubaquea Italiana, Gigi Casati che ci ha fatto venire la pelle d’oca con le sue immersioni estreme in grotte e risorgenze, infatti è proprio la risorgenza chiamata Buca della Renana in Apuane che grazie a Gigi si sta svelando pian piano nei suoi luoghi e ambienti sommersi incredibili ma purtroppo accessibili solo a coloro che praticano la speleosubacquea e sanno spingersi oltre i propri limiti.

La regione ospite della serata è stata la Sicilia che con la sua rappresentanza capeggiata da Vincenzo Calise ci hanno illustrato come la speleosubacquea sta trovando una propria collocazione grazie alla collaborazione tra CAI e FIPSAS. La nottata (oramai era giorno) si è conclusa con la premiazione dei video de concorso SPELEOSUBVIDEOWEB indetto dagli Urban Divers tra l’altro presenti in grande numero, e con le targhe di riconoscimento alla attività Speleosubacquea consegnate ai vincitori. Soddisfacente la partecipazione dei gruppi speleo, incluso il neonato Gruppo Speleo Monte Fascia di Roma che per tutta la nottata l’ho chiamato Gruppo Grotte Monte Fascio generando qualche imbarazzo. Un abbraccio finale agli amici di Brescia davanti piatti di pasta e arrosti della Trattoria Pistoni che quest’anno è stato nostro sponsor.

Stiamo pian piano caricando tutti i video sul nuovo channel YouTube Speleonotte 2012 a quest’indirizzo

http://www.youtube.com/user/speleonotte2012?feature=results_main

Ci vediamo alla prossima edizione

 

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